L'architetto sperimenta nuovi sistemi insediativi e distributivi attraverso la strategia del low rise- high density. Questo sistema permette di avere una riduzione delle altezze mantenendo però un'alta densità. Alle enormi torri isolate che si costruivano in quegli anni Sauer sostituisce case di 4 piani contigue sul fronte stradale e variamente distribuite all'interno dell'isolato. Al rapporto cellula-edificio della tradizione modernista viene sostituita una triade formata da cellula-pacchetto abitativo-edificio. Ogni pacchetto contiene più alloggi aggregati verticalmente e orizzontalmente e incorpora le scale di accesso autonome, consentendo ad ogni appartamento di essere servito direttamente da terra. La casa di conseguenza è organizzata attraverso una chiara divisione tra la zona servita, soggiorno e camere da letto, e la zona servente.Oltre a risolvere l'organizzazione interna della cellula, la distinzione tra zona servente e servita dell'alloggio è funzionale alla disposizione planimetrica basata sul distanziamento e l'avvicinamento degli spazi - fino ad avere percorsi a cielo aperto di circa 1.80 - in un susseguirsi di contrasti di luce e di ombre, di costruito e di vuoto, di ambiti comuni e privati di grande valore ambientale e architettonico. L'organizzazione a "L" è la chiave della composizione: guida sia le piante degli alloggi( tutte possono così avere un patio o una terrazza), sia le combinazioni planimetriche (consente di rotare e incastrare i corpi formando una sorta di grappoli) che le sezioni (si possono quando serve usare campate di altri alloggi contigui).
martedì 27 aprile 2010
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